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Visita al Museo e Quartiere ebraico di Romatorna su

Il 27 ottobre un gruppo di più di 50 persone tra studenti, docenti e personale tecnico della Facoltà ha visitato il Museo e il Tempio ebraico di Roma, insieme al Quartiere  noto anche come antico ghetto, in occasione del 70° anniversario del rastrellamento degli ebrei della città, avvenuto il 16 ottobre 1943, in modo fulmineo.

La sera del 16 ottobre 2013 alcune docenti e studenti si erano già recate alla marcia organizzata dalla Comunità di S. Egidio, sempre in commemorazione dell’evento, mentre la docente di storia della Chiesa, Grazia Loparco, aveva partecipato all’inaugurazione della mostra organizzata dalla «Fondazione Museo della Shoah di Roma», nel Complesso del Vittoriano. Vi era stata invitata dopo aver prestato la sua consulenza alla preparazione di una sezione della mostra, in quanto impegnata in una lunga ricerca documentata sulle case religiose che nascosero gli ebrei nei mesi dell’occupazione nazifascista, tra l’ottobre 1943 e il 4 giugno 1944.

Le iniziative proposte dalla docente all’intera Comunità accademica, nell’ambito delle attività della Pastorale Universitaria, hanno  inteso valorizzare da una parte le peculiari risorse storiche e religiose della città di Roma, in cui risiede da più di venti secoli la più antica comunità ebraica d’Occidente; dall’altra hanno attirato l’attenzione su una drammatica  pagina di storia che fino ad oggi può essere soggetta a strumentalizzazioni faziose, a manipolazioni dovute alla decontestualizzazione degli eventi, o a incaute dimenticanze.

La composizione molto internazionale della nostra Facoltà fa sì che molti studenti siano già in qualche modo informati di questi fatti, mentre altri provenienti da contesti culturali e geografici molto distanti ne abbiano solo un vago sentore. Per questo la partecipazione attenta, interessata e soprattutto pensosa alla visita organizzata ha evidenziato l’importanza della memoria e della ricostruzione storica, per una adeguata comprensione del passato che getta luce su aspetti di convivenza civile  ancora irrisolti nel presente.  La visita, avvicinando persone, rappresenta un ulteriore gesto di attenzione e di amicizia della nostra Facoltà verso la comunità ebraica, nell’ascolto rispettoso della sua storia, densa di spunti educativi anche per le nuove generazioni.