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La prolusione per l’inaugurazione dell’anno accademico del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione che l’Istituto Euromediterraneo per la Formazione, Ricerca, Terapia e lo Sviluppo delle Politiche Sociali - Fondazione «Alessia», affiliato alla Facoltà «Auxilium», attiva a Caltanissetta e a Partinico (PA), è affidata a Ernesto  Olivero, fondatore e presidente del Sermig (Servizio Missionario Giovani) di Torino, a intervenire su «La cura e la città: implicazioni sociali di una cultura del servizio», a partire dalle 9.30..

 

L’evento coincide con la manifestazione cittadina che l’Associazione “Casa Rosetta”, secondo una lunga consuetudine terrà il prossimo 28 novembre.

 

La mattinata sarà aperta dai saluti di Giorgio De Cristoforo, Presidente dell’Associazione «Casa Rosetta», e dalla Prof.ssa Piera Silvia Ruffinatto, Preside della Facoltà «Auxilium». Prima della prolusione di Ernesto Olivero è previsto un intervento del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino.

 

«L’intenzione sottesa alla scelta di questo tema - spiega Massimo Naro, direttore della Fondazione «Alessia» - è quella di suscitare una riflessione sulla valenza sociale e culturale del servizio che una realtà come «Casa Rosetta» offre ai territori e ai contesti in cui opera: c’è (o ci può e ci deve essere) un’interazione con il tessuto cittadino? Un’interazione che si sviluppi a livello di reciproco sostegno, di vicendevole attenzione e simpatia, di mutue convergenze volte al bene comune di tutti? Corriamo il rischio che associazioni come «Casa Rosetta» risultino dei corpi estranei o persino ingombranti dentro le città italiane di questo tempo? Cosa possiamo fare, insieme, per evitare questo rischio e per dimostrare che invece si tratta di una chancepositiva?»

«Desideriamo che questa manifestazione – afferma a sua volta Giorgio De Cristoforo - sia l’occasione di una riflessione cittadina sulla valenza sociale e culturale del servizio che un’Associazione come la nostra offre ai territori e ai contesti in cui opera; una riflessione - utile per una migliore costruzione della comunità cittadina - anche sul valore dell’attenzione verso gli altri, soprattutto verso le persone meno fortunate, e sul valore dell’ascolto e della capacità di mettere insieme idee, progetti, speranze, azioni».

 

La scelta di invitare come relatore Ernesto Olivero è motivata dal fatto che il Sermig di Torino «ha molte analogie con la visione, lo spirito e l’opera di «Casa Rosetta»: un lavoro per il riscatto integrale della persona sofferente, un lavoro fatto d’impegno formativo-spirituale e educativo-culturale, di servizio per la cura e l’assistenza di chi non ce la può fare da solo, per il recupero di chi è scivolato - per vari motivi - lungo un crinale che porta alla mortificazione e alla morte voltando tristemente le spalle alla vita autentica.I giovani sono in cima ai pensieri del Sermig per le difficoltà che si trovano ad affrontare in questo tempo, ma sono anche la speranza per il futuro se si mettono in gioco preparandosi con lo studio, l’impegno, il servizio. E dall’Arsenale della Pace, creato nel 1984, e punto di riferimento per migliaia di loro, il Sermig ed Ernesto Olivero hanno chiesto alle autorità mondiali che i giovani siano dichiarati “patrimonio dell’umanità” e come tali rispettati, accuditi, aiutati a crescere».

 

Nel pomeriggio dello stesso 28 novembre, pure al teatro Margherita, si terrà la seconda parte della manifestazione dell’Associazione «Casa Rosetta», anche questa ispirata ai valori dell’inclusione: un intrattenimento/spettacolo sul tema “La cura e la città” con un ricordo del fondatore don Vincenzo Sorce, scomparso improvvisamente il 4 marzo scorso, e con performances artistiche ideate e realizzate da gruppi di alcune strutture dell’Associazione e di studenti di due scuole cittadine.

 

Associazione «Casa Rosetta» e Fondazione «Alessia»