Il fascicolo 1 dell’annata 2023 della Rivista di Scienze dell’Educazione offre una mappatura fondamentale delle tematiche e istanze nelle quali la pace emerge come domanda e aspirazione dentro il contesto di una guerra vicina e nella coscienza di guerre infinite.

Di qui sentimenti e reazioni contrastanti, dalla paura al senso di impotenza e di rassegnazione alla colpevolizzazione; dalle false narrazioni di conflitti vicini e/o rimozioni di conflitti “lontani” disorientano, non aiutano singoli e comunità a comprendere e discernere; la fissazione su singoli segmenti di realtà ostacolano il volgere lo sguardo “più oltre”, al mutamento d’epoca, alle profonde trasformazioni in atto per la cui comprensione non bastano gli schemi interpretativi del passato.

La pace, così, può essere “rubata”, deturpata, ideologizzata e i processi degli operatori di pace possono essere bloccati, mistificati o resi invisibili.

A più di un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, alla più profonda e realistica consapevolezza della situazione mondiale che fa aprire gli occhi sulla terza guerra mondiale a pezzi, ci si chiede: si tratta di un tragico tassello della storia o del disegno di un nuovo ordine/disordine mondiale?

Allo stesso tempo, è possibile scorgervi, non retoricamente ma operativamente, l’appello e l’opportunità:

• a spezzare la catena della violenza e dell’odio per entrare in un processo che costruisca la pace, dono divino e compito umano che esige l’apporto di tutti;
• a ripensare l’identità e il ruolo delle istituzioni a tutti i livelli, a scommettere sulla libertà, l’autodeterminazione e l’interdipendenza dei popoli;
• a investire coraggiosamente sull’educazione, spazio prioritario e vitale per maturare e agire la pace, in un impegno costante, paziente, proteso verso la verità che porta alla riconciliazione e al perdono.

I contributi pubblicati nel Dossier di questo fascicolo, contribuiscono a leggere, interpretare e individuare processi dove l’educazione è chiamata in prima linea. In questa prospettiva è articolato in tre nuclei tematici: Scenari, Sfide all’umano, Educare alla pace. Questo il sommario:

• La pace oltre le paure di Marcella Farina
• Un mondo ridisegnato. Tra geopolitica e biopolitica di Pasquale Ferrara
• Persone di età minore, guerra e diritti negati. Il diritto alla speranza di Maria Giovanna Ruo
• Il fattore delle emozioni collettive e di gruppo nei conflitti insanabili e nei processi di costruzione della pace di Lucy Muthoni Nderi
• L’altro è mio fratello di Giulia Paola Di Nicola
• Per una pace sostenibile. Educare secondo un approccio sistemico di Martha Séïde
• La pace possibile di Laura Silvia Battaglia

È possibile costruire una umanità fraterna, lavorando da “artigiani e architetti”, nella consapevolezza che essa è un dono non solo da invocare, ma da accogliere con l’operosità della mente, del cuore, delle mani.

Papa Francesco sottolinea che «i processi effettivi di una pace duratura sono anzitutto trasformazioni artigianali operate dai popoli, in cui ogni persona può essere un fermento efficace con il suo stile di vita quotidiana. Le grandi trasformazioni non si costruiscono alla scrivania o nello studio. Dunque, “ognuno svolge un ruolo fondamentale, in un unico progetto creativo, per scrivere una nuova pagina di storia, una pagina piena di speranza, piena di pace, piena di riconciliazione”».

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