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Covid-19: gestire le emozionitorna su

«Coronello il virus monello». È il titolo della video storia che alcuni laureati del nostro Corso di Laurea in Psicologia dell'Educazione nel loro tirocinio post-lauream, con la supervisone della Prof.ssa Manuela Scendoni, Docente del Laboratorio di tecniche psicodiagnostiche strutturate, hanno creato per aiutare i bambini e le bambine della scuola  primaria a gestire le emozioni che provano in questo momento di emergenza.

Flavia Ianni, Daniele Wlderk e Caterina Lanza hanno lavorato con l'Equipe psicopedgogica SOCPE, che opera presso la "Scuola Maria Ausiliatrice" delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Roma.

La video-storia è visibile qui, a questo link.

 

Una piccola produzione, che può aiutare i genitori a gestire gli stati d'animo dei propri figli, destabilizzati dall'interruzione della routine a cui erano abituati.

L’emergenza ha messo infatti le famiglie idi fronte a preoccupazioni, paura e isolamento. Sono sentimenti, emozioni che non vanno sottovalutati, né dai grandi né dai piccoli.

È un dato di fatto che, questa esperienza, avrà ricadute importanti su tutti, ma soprattutto sulle future generazioni.

Stiamo vivendo un tempo di chiusura agli altri, di allontanamento forzato, di abbracci e affetti non espressi. Ma anche un tempo in cui riscoprire che siamo comunicazione e connessione costanti, che l’assenza dell’altro è il volto, il sorriso, l’abbraccio che ci mancano, il vuoto che vorremmo riempire, di cui abbiamo nostalgia.

Un tempo in cui riappropriarsi di un ruolo genitoriale, educativo, non sempre vissuto appieno. È il tempo in cui allenarsi a fare esperienza di condivisione, di sentirsi ascoltati, protagonisti - genitori e figli - di relazioni vere fondate anche sulla conoscenza di aspetti dell’altro che forse non si conoscevano.

Il Covid-19, oltre alla grande sofferenza fisica e sociale, alle difficoltà sanitarie, economiche e istituzionali, ha innescato anche un processo di consapevolezza, che può portare ad affinare l’arte del dialogo e della comunicazione, capaci di gratuità, di accoglienza, di dono reciproco, di curiosità e di creatività.

L'importante è «non perdere la memoria» di quanto stiamo vivendo, una volta che tutto sarà terminato.

 

L'impegno dei giovani tirocinanti post-lauream di Psicologia dell'Educazione non si ferma: ora stanno lavorando per produrre una storia per i piccoli della Scuola dell'Infanzia.