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La Terza missione delle Universitàtorna su
Dal 22 al 24 giugno si svolge, a Roma, il 14° Simposio Internazionale dei Docenti Universitari. Le Prof.sse Ottone e Smerilli intervengono con una relazione in due sessioni parallele.
Il programma della tre giorni del 14° Simposio Internazionale dei Docenti Universitari dei Centri di Ricerca e delle Istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica in Europa è intenso e serrato, proiettato a riflettere e approfondire il significato di quella che viene definita la “terza missione” delle Università per uno sviluppo umano e globale. L’appuntamento di quest’anno assume anche una prospettiva particolare in quanto si situa nel 60° anniversario dei Trattati di Roma.
Alla cerimonia inaugurale, che si tiene il 22 giugno nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense, sono presenti la Preside, Prof.ssa Pina Del Core, e altre docenti.
La Facoltà offre il suo apporto alla riflessione attorno alla “terza missione” dell’Università il 23 giugno con la Prof.ssa Alessandra Smerilli, docente di Economia politica, che interviene nella Sessione parallela Economia e finanza sul tema "Finanza e sostenibilità". La Prof.ssa Enrica Ottone, docente di Pedagogia sociale, partecipa alla Sessione Parallela delle Scienze Educative dedicate a «Educazione e Terza missione: progetti, esperienze e processi inclusivi».
Più precisamente, la relazione della Prof.ssa Ottone «Coltiviamo il talento di educare: un summer camp per bambini e ragazzi progettato e gestito da docenti e studenti della Facoltà» verte sulla presentazione dell’esperienza di tre settimane di campo estivo che, cominciata nel 2000, ogni anno coinvolge circa 550 minori dai 5 ai 13 anni, un centinaio di adolescenti che partecipano alla Scuola annuale per animatori e alla formazione con circa 40 studenti dei Corsi di Laurea per Educatori Professionali, Psicologi dello Sviluppo e dell’Educazione, e della Laurea magistrale in Catechetica e Pastorale giovanile. L’esperienza si pone come servizio educativo di qualità che risponde ai bisogni di un territorio in continua espansione demografica collocato in una zona periferica con scarsità di servizi socio-educativi per minori e famiglie. È luogo di ricerca-azione e apprendistato per lo sviluppo di competenze educative per gli studenti della Facoltà, gli adolescenti e i giovani del territorio che partecipano come animatori volontari. È prova che educare è opera di una comunità, richiede progettualità e si attua attraverso relazioni orientate a prevenire e promuovere lo sviluppo umano integrale.
L’intervento e il dialogo con altri Docenti, provenienti da Università, Centri di Ricerca e Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica d’Europa, approfondirà come i pilastri della terza missione sono costituiti dallo sviluppo della conoscenza, dal rapporto con il territorio e quindi nel sociale come realtà storica. Con il termine progettualità sociale non si intende l’intervento dell’Università nella gestione del sociale, ma il suo impegno ad interpretare il sociale partendo dalla realtà per l’elaborazione progettuale nel formare professionisti capaci di andare oltre la propria competenza in una prospettiva di sintesi. L’Università torna ad essere il cuore dello sviluppo globale e non semplice centro di elaborazione dati della crescita sociale.
La Facoltà ha già dato un contributo specifico alla preparazione del Simposio Internazionale dei Docenti Universitari con il Convegno, svoltosi lo scorso 9 maggio, su «La donna nella costruzione di una nuova progettualità sociale: l’apporto del “genio femminile”», che si è inserito nel programma della Settimana culturale e delle Scienze educative.