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Alleanze educative in una società complessatorna su
È il tema dell’ultimo dossier della Rivista di Scienze dell’Educazione. I contributi approfondiscono, da prospettive diverse, il senso profondo dell’educazione.
«Con il presente Dossier - scrive la prof.ssa Chang - si vuole evidenziare la necessità di impegnarsi su tutti i fronti per far sorgere una nuova stagione fondata sulle alleanze educative».
La tematica del Dossier, individuata lo scorso anno, si trova in sintonia con il lancio che Papa Francesco ha fatto il 12 settembre 2019 del Global Compact on Education, un evento mondiale per «ricostruire il patto educativo globale».
«Mai come ora - rileva Papa Francesco - c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna». Egli afferma con forza che «dobbiamo puntare sull’educazione» perché ogni cambiamento «ha bisogno di un cammino educativo che coinvolga tutti», ci educhi alla solidarietà universale, a un nuovoumanesimo che abbia il coraggio di mettere al centro la persona, di investire le migliori energie con creatività e responsabilità, come pure il coraggiodi formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità.
I contributi, da punti di vista diversi, approfondiscono il senso profondo dell’educazione che deve caratterizzare ogni alleanza suggellata in favore delle nuove generazioni e della loro formazione e, sulla base e a partire da ciò, mettono in evidenza l’irrinunciabilità di una consapevole e fattiva collaborazione non solo intergenerazionale e interistituzionale, ma anche globale.
«Si può ben dire - continua Chang - che il filo rosso che accompagna l’esposizionedei vari contributi è rappresentato da alcuni interrogativi fondamentali quali: Com’è possibile educare senza la chiarezza del significato dell’educare e senza una adeguata condivisione del suo fine tra coloro che hanno il compito di educare? Com’è possibile tutto ciò senza una adeguata concezione antropologica e della realtà nella sua globalità? Va considerata inoltre la condizione delle condizioni: l’amore. Senza lo sforzo e la capacità di amare, che vuol dire volere il vero bene della persona, non è possibile l’educazione. Come afferma Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Mulieris dignitatem (15 agosto 1988), “l’amore è un’esigenza ontologica ed etica della persona. La persona deve essere amata, poiché solo l’amore corrisponde a quello che è la persona” (n. 29). Possiamo aggiungere: la persona che deve essere educata non si educa senza amore, senza esempio».
La convinzione che regge gli studi offerti nel dossier è che «tutti siamo chiamati ad allearci per l’educazione delle nuove generazioni attraverso la promozione dell’umano, segno inequivocabile che gli adulti di oggi, con amore, vogliono porre al centro i giovani e il loro futuro. Ciò costituisce la conditio sine qua non per uscire dalla società disorientata in vista di un futuro di speranza dove cresce l’amore per ogni persona umana e la sua educazione e dove la promozione di una cultura dell’incontro e del dialogo fa crescere l’umano in ogni convivenza umana».
Di conseguenza, l’alleanza educativa «trova il suo senso nel significato profondo dell’educare che comporta un approccio sistemico e bioecologico globale, già a partire dall’ambiente micro della convivenza umana fondamentale, come viene affermato con straordinaria chiarezza nel Documento finale del Sinodo sui giovani, testo di grande importanza per l’educazionee l’alleanza educativa: “Il compito di educare non può essere separato dal compito più complessivo di vivere insieme” (n.148); va coltivata già in famiglia l’alleanza coniugale tra uomo e donna, della primaria alleanza tra genitori e figli, così pure va cercata "un’intesa collaborativa e solidale fra educatori di uno stesso spazio, fra educatori che appartengono ad uno stesso territorio, ed anche fra diverse agenzie educative, con stile sinodale". Il lavorare insieme, pertanto, si caratterizza per la concordia negli intenti e la condivisione dei valori».