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Congresso per formatrici e formatoritorna su
Nell’anno dedicato alla Vita consacrata, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha programmato una serie di iniziative di studi, riflessione e condivisione di esperienze in vista di nuovi percorsi che la Vita consacrata può intraprendere spinta dalla passione per Gesù e il Vangelo.
Con questo intento, dall’8 all’11 aprile si è svolto a Roma il I Congresso Internazionale per formatrici e formatori dal titolo Vivere in Cristo secondo la forma di vita del Vangelo. Formati alla Vita Consacrata nel cuore della Chiesa e del mondo.
Alcune docenti della Facoltà sono state attivamente coinvolte sia nelle fasi di preparazione che realizzazione: la Prof. Milena Stevani e la Prof. Marcella Farina hanno animato i laboratori sui seguenti temi: Formazione dell’affettività nel tempo degli scandali sessuali e Dall’animazione vocazionale alla cultura vocazionale; mentre le Proff.sse Antonella Meneghetti ed Elena Massimi hanno predisposto i testi per la preghiera e hanno animato la liturgia mattutina e serale coinvolgendo alcune studenti Figlie di Maria Ausiliatrice.
Con questa impegnativa e singolare iniziativa, la Congregazione ha lanciato un invito a formatrici e formatori presenti in molti Paesi e che, pertanto, operano in varie culture e sono impegnati in diversi ambiti della formazione, da quella iniziale alla permanente.
Il Congresso ha offerto l’opportunità agli oltre 1300 partecipanti, provenienti da più di 400 Paesi e appartenenti a più di 100 istituti religiosi, di ritornare sui fondamenti dell’identità della Vita consacrata, per ricomprenderli e riesprimerli vitalmente nei vari contesti in modo condiviso secondo la spiritualità di comunione.
La Lettera apostolica che Papa Francesco ha indirizzato a tutti i consacrati, il 21 novembre 2014, per proclamare l’Anno della Vita Consacrata è stata come il filo rosso che ha percorso relazioni, condivisioni, laboratori.
La formazione, a partire dalla formazione permanente, è stata considerata da vari punti di vista non solo teorici, ma anche esistenziali, per cui la molteplicità dei contesti socio-culturali, socio-economici, politici e religiosi sono risultati appelli al discernimento e, quindi, alla testimonianza profetica, testimonianza tinta di rosso, del sangue del martirio, di tante sorelle e fratelli perseguitati per la fede in Cristo. Queste sorelle e fratelli sono stati sempre presenti nella preghiera e nell’esortazione alla fedeltà confidando nella fedeltà del Dio Trinità d’Amore.